Sapete scegliere il terriccio?

Sapete scegliere il terriccio?

Una delle domande che ci rivolgete più spesso quando dovete effettuare dei lavori in giardino riguarda che terriccio scegliere. Spesso questo è un aspetto che viene sottovalutato, pensando che uno vale l’altro. Alzi la mano chi non ha mai pensato: “Il terriccio lo compro al supermercato perché costa meno, tanto è solo terra!

Bene, tutta la frase è sbagliata! È sbagliato pensare che dentro quel sacco ci sia “solo terra”, ed è sbagliato comprarla dove capita solo perché più economica, perché – è evidente – se costa meno, vale anche meno. E se vale meno, la vostra costosissima o amatissima pianta ci si troverà male, e pian piano deperirà. Avrete risparmiato nella terra, ma non avrete più la pianta. Non un ottimo scambio.

Cosa c’è nel terriccio

In un sacco di terriccio non c’è la terra. Potete controllare la lista dei componenti riportata in etichetta: troverete torbe, fibre di cocco o di legno, materiali vegetali verdi e/o secchi compostati, cortecce, sostanze inerti (sabbia, pomice, lapillo, perlite ecc.) e concimi naturali (guano, stallatico ecc.) o di sintesi chimica, sostanze corroboranti e altro, ma non la terra. Questa non c’è perché ogni sacco deve contenere materiali ben precisi, perfettamente bilanciati e vantaggiosi per le piante. Se vi interessa approfondire abbiamo affrontato l’argomento in questo articolo sulla differenza tra Terra, Torba e Terriccio.

Scegliere il terriccio

Il sacchetto economico

Nei sacchetti “economici”, la qualità non brilla: le componenti sono le meno pregiate (meno costose) in assoluto e alcune mancano (per es. il concime, importantissimo per far radicare bene la nuova pianta). La lavorazione è approssimativa o addirittura inesistente.

Se lo comprate e lo aprite, potete constatare con i vostri occhi: pezzi grossolani, magari anche di legno vero e proprio, blocchetti di materiale duro, fibre ben visibili, a volte perfino pezzetti di plastica colorata, che può tradire una provenienza dal compostaggio dei rifiuti organici urbani. Annusate il materiale nel sacco: a volte emana un odore di muffa, di umido, nel peggiore dei casi emana un odore molto sgradevole. A volte trovate il terriccio troppo secco, praticamente sbriciolato, altre volte è invece quasi impastato, una specie di creta che si appiccica miseramente alle mani. Sorge quindi spontanea la domanda del dove sia il benessere per le nostre piante.

Il sacchetto di qualità

Il sacco di terriccio che trovate nei Garden Center non costa di più perché è “di marca”, ma perché ha un contenuto di qualità. I componenti sono i migliori: la torba (raramente c’è la torba nei sacchi “primo prezzo” e se c’è si tratta dei tipi più economici), la fibra corta di cocco e la polvere, la perlite o il lapillo (anziché il polistirolo), materiale organico proveniente da compostaggio agrario (e non urbano), concime organico di prima qualità come il guano o l’humus ecc. Anzi: ultimamente le aziende più note stanno elaborando composizioni con ingredienti di tipo professionale, ossia nei terricci per hobbisti mettono gli stessi materiali che utilizzano i vivaisti, proprio per garantire la massima vitalità delle piante. Spesso ci sono anche particolari molecole in grado di trattenere l’acqua, per ridurre la necessità di annaffiare di continuo (e risparmiare acqua).
Tutte queste componenti vengono lavorate, sminuzzate, vagliate, arieggiate e dosate, in modo da risultare morbidissime al contatto con le radici, ma al tempo stesso sostenitive e coese, per il loro benessere e per facilitare l’assorbimento di acqua ed elementi nutrienti.

Quando aprite il sacchetto, percepite subito un buon odore di terra di bosco. Toccate il terriccio e lo sentite morbido e fresco, né secco né umido. Non vedete pezzi grossolani, ma particelle fini che scivolano dalla mano ma in parte rimangono attaccate alla pelle, così come devono rimanere attaccate alle radici. Il colore è uniforme, tipico di quel prodotto: scuro per le piante fiorite, appena un po’ più chiaro per l’universale, ancora più scuro quasi nero per le piante verdi…
Costa di più, ma dà veramente molto di più: il migliore ambiente, la migliore “casa” per le vostre piante.

Casanatura vivaio e Vigorplant

La nostra scelta per le vostre piante è da anni il terriccio Vigorplant, dove siamo sicuri di trovare un’accurata selezione di materie prime e delle miscele studiate per le esigenze delle varie tipologie.
Le diverse miscele prodotte, tra terricci specifici ed universali, ci permette di disegnare in modo specifico la nostra proposta sulle vostre effettive necessità, garantendovi un prodotto di ottima qualità e dagli indubbi effetti positivi sulla coltivazione delle vostre piante.

Per chi è curioso sul processo produttivo di questa grande azienda il loro corporate video è davvero affascinante:

Si ringrazia AICG – Associazione Italiana Centri di Giardinaggio per la collaborazione.

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2 risposte

    1. Ciao Antonio, la caratteristica della torba è esattamente quella di comportarsi, semplificando, come una spugna. Si dilata per assorbire e trattenere l’acqua, rilasciandola poco alla volta. Ne parliamo meglio in questo articolo: https://www.casanaturavivaio.it/terra-terriccio-torba/
      Di conseguenza dobbiamo regolare le nostre abitudini di bagnatura in modo da evitare gli eccessi. Il sottovaso ad esempio va sempre svuotato, non dobbiamo bagnare se il terriccio non è del tutto asciutto ed è sempre bene verificare che anche l’interno, e non solo la superficie, siano asciutti.
      Trovi i nostri consigli sull’annaffiatura sempre qui sul blog https://www.casanaturavivaio.it/quanto-si-annaffiano-le-pianta/ oppure contattaci, siamo a disposizione per qualsiasi dubbio o domanda.

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