La concimazione autunnale

La concimazione autunnale
La concimazione autunnale è di fondamentale importanza per tutto il ciclo vitale della pianta. Vediamo insieme come e quanto concimare.

Abbiamo già parlato dell’importanza della concimazione per le piante, ma è un argomento che è sempre meglio ribadire, tanto più quando parliamo di concimazione autunnale.

Esiste la convinzione che le piante sopravvivono solo con luce ed acqua. Questo è ovviamente errato e molto fuorviante. In natura le piante crescono in gruppi, in un ecosistema equilibrato in cui c’è un continuo scambio di microelementi tra il suolo, l’acqua, l’aria, gli animali, gli insetti e le piante. Quando coltivi invece una pianta in vaso, ma anche in una piccola aiuola circondata da cemento, questo è ovviamente impossibile. Ed ecco perché è fondamentale il tuo intervento con una concimazione regolare.

In autunno questo è ancora più importante, perché è proprio in questo periodo che le piante hanno maggior bisogno di supporto. Vediamo perché.

Perchè concimare in autunno

L’autunno è un periodo essenziale per lo sviluppo equilibrato delle piante

Finito il gran caldo estivo, che le ha messe alla prova riducendo le loro riserve idriche, arriva finalmente un momento di ristoro. Le temperature miti aiutano le piante a riequilibrare le loro riserve energetiche e a prepararsi per le stagioni successive.

L’autunno è il periodo in cui c’è la maggior crescita della parte radicale ed anche il maggior accumulo di nutrienti nei tessuti della pianta. Questi nutrienti saranno poi essenziali per la ripresa vegetativa primaverile.

Una buona concimazione autunnale quindi è essenziale per l’interno ciclo vitale della pianta e per la sua fioritura primaverile.

Quale concime utilizzare in autunno?

Il formulato del concime, ovvero se liquido, in polvere, in granuli e così via, dipende dalla tipologia di pianta e dal metodo di coltivazione. In generale per piante in vaso è sempre meglio un concime liquido, o in polvere diluito, mentre per quelle in aiuola un concime in granuli. 

Questo perché i formulati a pronto rilascio, come appunto i prodotti liquidi, evitano il rischio del dilavamento con le frequenti annaffiature in vaso, mentre viceversa quelli a lento rilascio, come quelli in granuli, vanno ad equilibrare poco alla volta la grande quantità di terriccio presente in aiuola.

La tipologia di concime invece dipende dalle fasi del ciclo vitale della pianta. I diversi elementi presenti nei concimi servono a stimolare funzioni differenti nella pianta. Ne esistono infatti di appositi per la vegetazione, per la fioritura, per la radicazione e così via.

Per la concimazione autunnale è importante che il concime che scegli di utilizzare abbia un buon titolo di azoto e potassio, al fine di aumentare le riserve di questi elementi nei tessuti della pianta. In questo modo, infatti, alla ripresa primaverile la tua pianta li avrà subito disponibili e avrà un “risveglio” più veloce e di qualità. L’azoto è, infatti, proprio l’elemento che interviene sulla produzione di foglie e steli, mentre il potassio aiuta la pianta a resistere meglio ai rigori invernali poiché conferisce elasticità ai suoi tessuti.

Pensiamo anche al terreno

Un altra operazione molto importante svolta dalla concimazione autunnale è quella di ripristinare l’equilibrio del terreno, ormai privo di sostanze nutritive dopo lo sforzo primaverile-estivo. 

Per intervenire su questo aspetto, soprattutto quando parliamo di coltivazioni in aiuola, è importante apportare dei concimi organici.

Possiamo quindi utilizzare diversi prodotti:

  • lo stallatico, uno dei concimi organici più utilizzati e conosciuti, che deriva dalla fermentazione delle deiezioni animali come mucca o cavallo, miscelato a lettiere vegetali e lasciato maturare. Apporta principalmente azoto e potassio, ed in base al livello di fermentazione cambia il suo modo di utilizzo.
  • l’humus di lombrico, che deriva dalla degradazione di materiale organico, vegetale o animale, ad opera dei lombrichi. L’humus di lombrico è ricchissimo di sostanze nutritive ed in particolare di azoto e potassio.
  • concimi a base di leonardite, una materia prima naturale che migliora la struttura del terreno perché contiene acidi umici e fulvici che da un lato aiutano l’assorbimento dei macro elementi (azoto, fosforo e potassio) e dall’altro aiutano ad eliminare gli eccessi inquinanti. Ottimo quindi per aiuole o balconi in città, dove c’è grande percentuale di smog.
  • concimi a base di olio di neem, con alte percentuali di azoto organico, ed una naturale azione di repellenza contro gli insetti del terreno e quelli volanti.
Humus di Lombrico

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