Finalmente è arrivato il mese ideale per potare quasi tutti i tipi di rosaio: in febbraio le piante dormono e i rami nudi evidenziano bene l’architettura di ogni esemplare, permettendo di effettuare la potatura corretta per ogni tipologia.
Ma affrettatevi: se fino al secolo scorso, quando il mese era decisamente gelido, si poteva approfittare di tutti e 28 i giorni, adesso il riscaldamento globale spesso sveglia i rosai già nella seconda metà del mese. Se le gemme si sono già schiuse, e le foglie si stanno distendendo, potare i rami può essere molto dannoso!
![Potatura invernale della rosa](https://www.casanaturavivaio.it/wp-content/uploads/2022/02/potatura-invernale-delle-rose-3-1024x683.png)
I consigli generali
Scegliete giornate asciutte, perché i fusti non devono essere umidi: le microgocce d’acqua favoriscono le malattie fungine; naturalmente non deve essere prevista pioggia nelle 24 ore successive.
Utilizzate forbici da potatura dalle lame ben affilate e pulite: meglio ancora, disinfettate le lame nel passare da una pianta all’altra immergendole per alcuni secondi in un barattolo pieno di acqua e candeggina al 2% o spruzzandovi sopra dell’alcool denaturato. Accertatevi di avere un modello efficiente, sempre per non danneggiare i rami dei rosai.
Su tutti i tipi di rosai eliminate i rami secchi, quelli malati e quelli troppo deboli, nonché i fiori appassiti se già non lo avete fatto durante la bella stagione.
Dopodiché intervengono le particolarità di ogni tipologia di rosa, che vanno rigorosamente rispettate.
![Potatura invernale della rosa](https://www.casanaturavivaio.it/wp-content/uploads/2022/02/potatura-invernale-delle-rose-1-1024x683.png)
Le rose che bisogna potare
Sui rosai ibridi di Tea si tagliano i rami dell’anno precedente per circa un terzo, lasciando 3 gemme dal punto di nascita del ramo. I rami vecchi vanno tagliati conservandone da 3 a 5 se desiderate fiori molto grandi.
I rosai Floribunda o rosai a cespuglio devono rimanere “più lunghi”: si taglia un quarto della lunghezza dei rami dell’anno, quindi con almeno 4 gemme dal punto d’inserzione. Ad anni alterni eliminate i rami più vecchi al centro del cespuglio, lasciandone almeno 6: tutte queste precauzioni per evitare uno sviluppo scomposto e troppo vigoroso della pianta che riduce la fioritura.
Infine, sui rosai paesaggistici o coprisuolo o a bassa manutenzione o tappezzanti, la potatura si effettua ogni 3-4 anni con il decespugliatore o la tosasiepi, lasciando i cespugli alti 80-100 cm: in questo modo i rosai si allargano coprendo il terreno.
Le rose che non bisogna potare
I rosai rampicanti o sarmentosi si potano poco, per non snaturarne il naturale portamento esuberante. Per non rovinarvi la fioritura, tagliate ogni ramo al massimo di un terzo e nel caso di rami troppo verticali effettuate delle piegature, per rallentare il movimento ascendente della linfa.
I rosai antichi vanno potati pochissimo per lo stesso motivo dei precedenti. Ci si limita, ogni 2-3 anni, a tagliare alcuni (al massimo un terzo) dei rami più vecchi per ringiovanire l’esemplare. Attenzione: se tagliate i rami dell’anno precedente, nell’anno in corso non avrete la fioritura.
Infine, sui rosai non rifiorenti (che possono essere anche moderni) la potatura andrebbe fatta in luglio, al termine della fioritura: se li tagliate adesso, eliminate anche le gemme da fiore, portate sui rami dell’anno precedente. Vale anche per loro lo svecchiamento invernale ogni 3 anni.
![Potatura invernale della rosa](https://www.casanaturavivaio.it/wp-content/uploads/2022/02/potatura-invernale-delle-rose-2-1024x683.png)
Si ringrazia AICG per la collaborazione