Bougainvillea

Bougainvillea

La Bougainvillea è probabilmente una delle piante rampicanti maggiormente diffuse nella nostra zona.
Vigorosa, esuberante, coloratissima in fioritura, è molto apprezzata nei nostri giardini per le sue ottime qualità e per la sua bellezza.

Il fiore della Bougainvillea

Il fiore della Bougainvillea in particolare ha una curiosità botanica carina da conoscere: la parte che tutti noi apprezziamo e che spicca per i suoi forti colori in realtà non è il fiore. Come in diverse altre piante, che utilizzano questo trucco per attrarre insetti impollinatori, quelle sono foglie che mutano il loro colore (si chiamano bratee) per fare da “corona” ai fiore vero e proprio, ovvero quello piccolino, solitamente giallo, che si trova al loro interno.

Come coltivarla: posizione, irrigazione, concime

La Bougainvillea ama posizioni ben soleggiate, che ne favoriscono la fioritura. In posizioni ombrose la pianta crescerà, ma sarà più spoglia e con pochi fiori. Ha un ottima resistenza a caldo, salsedine e vento. Ecco perché è spesso utilizzata per abbellire muri o steccati frangivento.

Si adatta a tutti i tipi di subrastro, ma un buon terriccio fertile e drenato garantirà i risultati migliori.
Le bagnature devono essere regolari ma senza ristagni idrici vicino alle radici. La carenza d’acqua soprattutto nel periodo di vegetazione compromette la fioritura.

Una buona concimazione con prodotti a lenta cessione, in autunno ed all’inizio della primavera, aiuterà uno sviluppo armonico, folto e compatto.

La coltivazione in vaso della Bougainvillea

La Bougainvillea nasce come pianta rampicante molto vigorosa e dal grande sviluppo. Tuttavia, con le dovute accortezze, può adattarsi anche alla coltivazione in vaso e, se impostata correttamente in fase di crescita, può anche assumere forme differenti, come quella dell’alberello o del macrobonsai.

Il terriccio deve essere, come già detto, fertile e drenato, possibilmente con un fondo di argilla espansa o materiale inerte, in modo da evitare dannosi ristagni idrici nella parte bassa del vaso.

In questo caso prediligete un concime liquido, da diluire nell’acqua di bagnatura ogni 15 giorni circa. In questo modo gli elementi nutritivi del concime saranno subito disponibili per le radici della nostra pianta e non finiranno dilavate con le bagnature successive.

La potatura

Un operazione fondamentale, sia in caso di coltivazione in vaso che in aiuola, sarà ovviamente la potatura, che deve essere regolare.

Potete effettuare una prima spuntatura alla fine delle fioritura, in modo da riordinare la chioma e rimuovere rami secchi o strappati. Per la potatura vera e propria aspettate l’inverno, quando la pianta sarà in riposo vegetativo. A questo punto eliminate i rami secchi e spuntate gli apici. Accorciate i lunghi rami; solitamente si consiglia di rimuovere un terzo della lunghezza, ma dovrete regolarvi caso per caso, in base alla posizione ed allo stato della pianta.

Ricordate sempre di utilizzare attrezzi ben affilati e puliti. Un ramo malamente strappato o un taglio effettuato con lame sporche possono essere veicolo di malattie per la pianta. Se durante la vostra potatura dovete rimuovere rami legnosi dalla sezione importante ricordate di chiudere il taglio con un po’ di mastice, meglio se con del rame aggiunto, in modo da disinfettare la parte.

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